domenica 30 ottobre 2011

Genji, il Principe Splendente.

Il Genji monogatari (源氏物語, Storia di Genji, XI secolo), scritto nel periodo Heian dalla dama di corte Murasaki Shikibu è un libro che mi ha accompagnata dall'adolescenza, che ho letto e riletto numerose volte e ogni volta, riesce a compiere su di me la sua magia, trasportandomi altrove.
E' stato il regalo per il mio sedicesimo compleanno, l'avevo chiesto, a quei tempi (sembra che parlo di un millennio fa'!), non esisteva in versione economica ma solo nella costosa edizione Einaudi nella collana dei Millenni, ben 95.000 Lire, una cifra notevole. Ancora mi ricordo l'emozione quando sono andata nella mia libreria preferita, dal mio Libraio preferito e gli ho chiesto quel libro e lo sguardo complice che ho ricevuto in risposta, lui mi capiva. Non era qualcosa a cui ero abituata.

Era estate e io avevo tutto il tempo del mondo per godermelo, l'incipit era quello di una fiaba:
Alla Corte di un Imperatore (che visse non importa quando) tra le molte gentildonne di Camera e Guardaroba ce n'era una che, sebbene non fosse di altissimo grado, godeva molto più favore di tutte le altre; così che le Grandi Dame di Palazzo, ognuna delle quali aveva segretamente sperato di essere la prescelta, guardavano con scherno e odio alla nobiluccia che aveva distrutto i loro sogni. Anche più amareggiate erano le sue antiche compagne, le dame meno ragguardevoli del Guardaroba, nel vederla tanto innalzata sopra di loro. Così la sua posizione a Corte, quantunque predominante, la esponeva di continuo alla gelosia e malevolenza; in breve, estenuata da queste meschine angherie, essa cominciò a deperire, facendosi sempre più malinconica e spesso ritirandosi in casa sua.
 Mi sono innamorata perdutamente del principe Genji. Crescendo e rileggendo, sono diventata un pochino più critica nei suoi confronti, nei rapporti di lunga durata è normale inacidirsi un po' credo. Comunque, loro, il principe Genji e il libro, mi sono stati vicino in periodi di crisi consolandomi e aiutandomi a darmi una pausa, un momento di alienazione dalla realtà, necessaria per ritrovare le energie ed affrontare i problemi.


Ora, dedico il poco tempo libero a Tumblr, e cercando immagini di avvenenti attori giapponesi e coreani e mi sono imbattuta in foto tratte dal film, in uscita in Giappone il 10 dicembre 2011, The Tale of Genji (源氏物語 千年の謎, Genji Monogatari: Sennen no Nazo), nel quale il ruolo del protagonista sarà interpretato da Ikuta Toma.

Ikuta Toma, fronte.


Ikuta Toma, retro.
Ne avevo già sentito parlare ma non avevo indagato, trovo carino Ikuta Toma, l'avevo visto nel drama giapponese Hana-Kimi (abbreviazione di Hanazakari no Kimitachi), ma l'avevo pensato inadatto al ruolo, come avrei trovato inadatto qualsiasi altro comune mortale: quale essere umano può competere con quel simulacro costruito in un abbondante ventennio di sfrenate fantasie e sogni ad occhi aperti? Impossibile, assolutamente impossibile.


Foto tratta da Hana-Kimi, Ikuta Toma, Horikita Maki e Oguri Shun.


Vedrò il film e probabilmente rimarrò delusa come si rimane sempre delusi dai film tratti da libri che abbiamo amato ma intanto, queste immagini mi hanno fatta sognare ed apprezzare Ikuta Toma nel ruolo di Genji.

















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