Ho passato un periodo apatico e poco creativo, tante beghe lavorative e familiari, il tempo che rimaneva era di pessima qualità e spesso vinceva la stanchezza.
In tempi come questi vincono i piaceri facili.
Generalmente, ogni settimana rubo almeno un'oretta per rifugiarmi nella mia libreria preferita, con la mia lista di desiderata alla mano: mi impongo non più di due libri, in edizione economica. I libri sono una delle mie debolezze e devo darmi assolutamente dei limiti.
Per almeno un paio di mesi ho comprato libri che ho fatto languire languire nell'attesa di essere letti o almeno di essere presi in considerazione. Non ci riuscivo proprio. In periodi simili è troppo complicato mettere la testa in una nuova lettura, sforzare la mente ad entrare e costruire un nuovo universo, quel piccolo sforzo iniziale che comporta il leggere un nuovo libro, rappresentava per me una fatica estenuante, arrancavo per le prime righe e poi abbandonavo e tornavo ai piaceri facili.
I piaceri facili che rientrano un po' nella categoria dei generi di conforto sono vari e mutevoli, diversi in ogni fase evolutiva, stagione, umore, capriccio, infatuazione; in questa mia fase sono stati composti da fan fiction, anime e drama coreani e giapponesi, annacquati con immense teiere di tè Oolong.
Leggere una fan fiction è semplice, conoscendo bene il fandom, tutto è già pronto nella propria mente, scenari, personaggi, manca solo l'azione.
Qualche mese fa' ho iniziato a leggere le Dramione, e leggi e leggi... indovinate in quale pairing sono finita??
Vi lascio un eloquente indizio!
Nessun commento:
Posta un commento